Sono stato travolto, da un rintocco interiore,
sembrava un ricordo, di un battito superiore,
ricordava la prima volta che mi sentii innamorato,
è accaduto ancora, la possibilità di creare un legame sconfinato,
di quella vista davanti ai miei occhi, viso tenero e arrossato,
capelli freddi come il tempo e intrappolati nel mantello,
che vagava intorno a te, come una fata e il suo riflesso, ammaliante e seduttrice nel suo sguardo e nel magico vestito messo.
non c’è sapere tra noi due, ma sei entrata nel petto, ero confuso, ma felice di questo effetto,
un battito scatenato, coraggioso e incessante,
intrappolato forse troppo a lungo, nell’armatura e del suo prendersi cura.
che esprimo in questa poesia, simile ad una filastrocca in melodia,
perché non posso dare altro, se non la mia sincerità, con un pizzico di fantasia.
8 gennaio 2017 at 20:35
Che bello il tuo blog…mi piace molto come scrivi.Nel caso non fossi visibile ti lascio il mio link https:// illaboratoriodipetunia2.wordpress.com grazie anticipatamente
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8 gennaio 2017 at 21:41
Ti ringrazio !
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8 gennaio 2017 at 21:18
Sei tenero. Hai scritto delle parole belle.
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8 gennaio 2017 at 21:44
Ti ringrazio di cuore !
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8 gennaio 2017 at 21:45
Sono io che ringrazio te! Sai? A volte teniamo ingabbiate le emozioni mentre invece è così bello sentire battere quell’organo che abbiamo chiamato cuore
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8 gennaio 2017 at 21:47
La cosa migliore a mio parere è tenere l’armatura e lasciar entrare solo chi merita, perché per quanto l’amore possa essere generoso e altruista, bisogna sempre stare attenti ed avere un minimo di egoismo, per assicurarsi il benessere con se stessi
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8 gennaio 2017 at 21:48
Sei un ragazzo saggio! Alla prossima 🙂
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11 gennaio 2017 at 10:53
L’armatura è importantissima, soprattutto quando non serve, diventa più preziosa.
L’amore è lo stesso.. Stiamo tutti cercando l’eroe interiore nella carne di un drago esteriore..
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11 gennaio 2017 at 11:51
sono d’accordo, l’importante è saper gestire il drago e non giudicarlo dall’apparenza
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11 gennaio 2017 at 11:55
Il non-giudizio è la base, vero
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4 marzo 2017 at 15:42
Che bello quello che hai scritto. ” Un battito, scatenato, coraggioso e incessante…” Che al di fuori dell’armatura finalmente si manifesta. Bravo. Un abbraccio. Isabella
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4 marzo 2017 at 15:54
Sempre bello leggere i tuoi commenti! Grazie!
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4 marzo 2017 at 15:55
Sempre bello leggerti. Grazie.
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